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Sir Heinrich Von Larsen

~ Qualunque storia, incomincia sempre con una lettera

Sir Heinrich Von Larsen

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Orata romana (parodia di Chitarra romana)

03 sabato Mag 2014

Posted by hvlars in Musicando in musica

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#orata, #parodia

Sotto un manto di sale

l’orata bella m’appare

aspettando solo me

che appetito ho per tre

e lo stomaco che fa glugluglu

 

Una boccia c’ho de bianco

cortello e forchetta stanno qua

oh orata mia bella

coraggio dai, vi’è da papà

 

Gratta gratta via la polpa

lavora bene via forchetta

lavora bene sulla lisca

falla splender un pò di più

 

la lisca poi la damo ‘r gatto

che so du giorni che sta a rompe

ha sentito che preso il pesce

non se ne po più

 

Giro musicale.

 

Lungo Tevere dorme, mentre io nun ce riesco

quell’orata non era gran chè

me sta fa avant’endrè

nun riesco a digerì

 

Mamma mia che nottata

pure la luna sta a soffrì

o mia pallida luna

ti prego aiutami tu

 

Puro ‘er gatto è stato male

anche l’anima ha rigettato

qui a casa nun c’ho niente

nun so proprio come fa.

 

Nun ho neanche lo sturacesso

nun riesco proprio a digerire

nun er’n un pesce ma un mattone

che me se nesso proprio qua

 

Giro musicale

 

Ho passato la notte ‘n bianco

nun cho du borse ma un set da viaggio

era mejo annà ‘n trattoria

da quello ‘r pesce no lo pio più

 

Era mejo che me facevo

due spaghi co ragù

 

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*006 La guerra dei Vaccini… un altro puttanesimo!!!

29 sabato Mar 2014

Posted by hvlars in Seriamente parlando...

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Andrew Wakefield, Cinzia Germinario, diritti dei genitori, ministero della Salute, vaccinazioni obbligatorie

La certezze affonda le sue radici nel dubbio ma vedo con molta tristezza che io sono l’unico, se non uno dei pochi che applica questo principio. Citando guerre stellari ‘Se c’è un centro luminoso per l’universo, sei sul pianeta che ne è più lontano.’

Ora, sia chiaro che non ho nessun sentimento razzista ma ci siamo fatti battere dalla Croazia.

‘La Corte costituzionale della Croazia ha accolto le leggi obbligatorie di vaccinazione contro nove malattie infettive. La decisione del tribunale è stato tradotto come la seguente lettura: “Il diritto del bambino alla salute è più che i diritti dei genitori alla (errata) scelta.” ‘

 

Perchè ho esordito con ‘ un altro puttanaio’ e al guerra dei vaccini’? Per un motivo molto semplice; ancora una volta,  qui in Italia ci siamo fatti riconoscere.

Nel 1998 un medico inglese il Dottor Andrew Wakefield sosteneva che il vaccino trivalente fosse causa di infezioni intestinali, a loro volta legate alla sindrome di Kanner, meglio nota come autismo; con una pubblicazione sulla rivista scientifica Lancet dello studio del medico inglese in cui descrivevano alcuni casi in cui sarebbe insorto tale legame, divenuta la bibbia in questo paese… ma pochi sanno che il sedicende dottore venne radiato dall’albo dei medici britannici, ma andiamo per ordine, ci ritornerò sull’argomento.

Un recente articolo, mostra quanto noi italiani siamo talmente coglioni e credere a tutte le puttanate che vengono scritte. Gli asini volano, e tutti risponderanno che non è vero ma scruterebbero il cielo nel tentativo di avvistarne uno. Non a caso in una delle sue avventure Sherlock Holmes disse: ”un sot trouve toujours un plus sot qui l’admire.’  (Uno idiota  trova sempre uno idiota più grande da ammirare)

Questa storia è molto più brutta di quello che si possa pensare. E non perché di fronte c’è l’ennesimo scontro tra la politica (il ministero della Salute) e la giustizia (la procura di Trani), perché lì in fondo ognuno fa il suo mestiere: i ministri decidono sulla base di dati scientifici, i magistrati indagano dopo le denunce dei cittadini. Questa storia dei vaccini che causano autismo è molto più brutta perché porta dietro di sé la sofferenza delle famiglie e dei genitori di quei bambini che, disperati, sono pronti ad appoggiarsi su qualsiasi cosa pur di avere una speranza. Quel “qualsiasi cosa” è un medico pugliese dal passato assai travagliato, Massimo Montinari. È lui il santone italiano della guerra ai vaccini. E’ lui il medico che certifica la correlazione tra malattia e vaccino, che segue praticamente tutte le famiglie nelle battaglie legali, che intasca migliaia di euro per visite, perizie e cure sconfessate da tutta la medicina internazionale: Montinari promette di sconfiggere l’autismo con un’alimentazione senza glutine e latte vaccino e con farmaci lternativi (omotossicologici). E un po’ come è accaduto per Stamina, la disperazione è capace di fare miracoli. E così – tra le decine di pazienti in fila nel suo studio di Firenze dove è dovuto emigrare in seguito a scontri durissimi con i suoi stessi colleghi – c’è chi è pronto a giurare che quelle cure sono un portento. E che i loro bimbi ora, grazie a Montinari, stanno molto meglio. Non tutti la pensano così. “Mi ha dato una speranza, mi ha rovinato la vita ” racconta la mamma di un bambino di nove anni, autistico, che quasi per un anno è stata in cura da Montinari. “Ci siamo avvicinati a lui tramite un’associazione – racconta oggi – Eravamo disperati e pronti a tutto. Alla prima visita ci ha chiesto: avete fatto il vaccino? Noi chiaramente abbiamo risposto di sì. Ha allargato le braccia… Ci siamo sentiti in colpa, da lì è cominciato un bombardamento di informazioni, il percorso è lunghissimo e dolorosissimo. E poi i costi: ciascuna visita costa 250 euro, ne avremo fatte una ventina almeno, forse di più. Poi l’associazione che ci aveva indirizzato verso di lui, e il dottore stesso, ci hanno spiegato che era possibile intraprendere la via giudiziaria, la causa, quella che in molti hanno vinto. La perizia l’avrebbe fatta Montinari per qualche migliaio di euro. E poi se avessimo vinto… Ecco, noi ci siamo fermati a quel punto e abbiamo deciso di concentrarci sul nostro bambino”. Questo, certo, è soltanto uno dei racconti. Ce ne sono altri cento, mille che invece parlano di Montinari come un genio, un Messia, un santone boicottato dalla medicina internazionale, dai primari del Gaslini, dall’Istituto superiore di Sanità, da tutti insomma, perché “aveva osato sfidare Big Pharma” (Per sapere che cos’è Big Pharma, vi consiglio di leggere 004 licenziamento della Dottoressa De Petris incredulità, emotività… e iene )  Anche per questo è forse importante chiedersi, chi è esattamente Montinari? E soprattutto che ruolo hanno le sue teorie con l’inchiesta della procura di Trani?  A Bari tutti quello che lo hanno conosciuto ricordano quel chirurgo pediatra del Giovanni XXIII che girava con la pistola sotto il camice. Siamo negli anni ’80-90 e già da allora Montinari parlava di vaccini e di controindicazioni, offrendo teorie per lo meno originali. A Bari non trovava però terreno fertile tanto che nel 2003 decide di provare un concorso in polizia. Lo vince e si trasferisce a Firenze, come dirigente medico. Qui affina i suoi studi e continua quella libero professione che già aveva cominciato a Bari: apre uno studio privato e comincia la sua crociata personale per guarire i bambini dall’autismo. In breve tempo cominciano a sorgere in Italia comitati che portano il suo nome, il Comisva (il Comitato del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni) lo elegge a paladino e insieme con gli avvocati Giuseppe Romeo e Roberto Mastalia comincia ad assistere i genitori dei bambini che decidono di intentare cause contro il ministero della Salute. L’affare diventa sempre più importante, Montinari una volta a settimana va a Roma a visitare, il suo nome rimbalza tra le famiglie con bimbi autistici di tutta Italia. La svolta arriva negli ultimi mesi quando Montinari decide di tornare in Puglia per una serie di conferenze: sei in tutto, una delle quali l’11 gennaio a Trani. Il suo contatto, racconta il medico stesso, è Fabrizio Ferrante, dirigente regionale del Partito democratico, che organizza anche una conferenza pubblica alla quale partecipa il pm Michele Ruggiero, lo stesso che oggi ha aperto l’indagine. Ma questo è un dettaglio.

Dalla Procura spiegano che non potevano fare altro che indagare dopo aver ricevuto una denuncia, che ha presentato proprio Ferrante. A occuparsi del caso sono ora i carabinieri del Nas che proprio in queste ore stanno facendo quello che il pm gli ha chiesto: ieri sono stati al centro epidemiologico regionale per chiedere i dati sul numero di bambini autistici in Puglia per poi provare a fare una correlazione con il vaccino esavalente. “Noi chiaramente daremo tutto quello che ci è richiesto, chissà sia la volta buona…”. Per fare cosa? Cinzia Germinario, docente di Igiene, è la direttrice dell’osservatorio epidemiologico regionale: “Sono venti anni che lottiamo contro questo signore. Noi daremo tutto quello che ci viene chiesto e agiamo chiaramente per via istituzionali. Detto questo dobbiamo già registrare un calo delle vaccinazioni obbligatorie, e questo è pericolosissimo. Significa che rischiano di tornare malattie come polio, morbillo, epatite A o meningiti. Questo sì, per i nostri bambini, è un vero dramma “.  Accertare l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino pediatrico anti morbillo, parotite e rosolia e reazioni di tipo autistico o altro, come per esempio il diabete mellito. All’indomani della denuncia dei genitori di due minori ai quali è stata diagnosticata una sindrome autistica ad insorgenza post vaccinale la procura di Trani ha aperto un’inchiesta.
L’ipotesi contenuta nel fascicolo sulla scrivania del magistrato Michele Ruggiero è di lesioni colpose gravissime, al momento è a carico di ignoti. Ai carabinieri del Nas è stato chiesto così di acquisire il piano nazionale dei vaccini e il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative per l’età evolutiva, di capire quale sia la composizione dell’antidoto, quali i suoi produttori, e accertare l’esistenza, in relazione agli ultimi 5 anni, di casi di patologie autistiche insorte dopo la somministrazione del medicinale.
In ultimo gli investigatori dovranno verificare quali sono state le determinazioni assunte dal Ministero della Salute a seguito delle sentenze di condanne da parte di diversi tribunali in Italia che hanno riconosciuto il nesso di causalità. All’inizio del mese a Bisceglie alcuni genitori rappresentati dell’associazione Comilva Puglia sono stati convocati dai servizi sociali del comune di Bisceglie dopo aver deciso di non immunizzare i propri figli e la Asl ha segnalato la vicenda al tribunale dei minori di Bari.
Ma per l’Oms. l’Organizzazione mondiale della sanità, non c’è un legame tra vaccini e autismo. Lo ha ribadito solo pochi mesi fa, nel settembre 2013, in un vademecum pubblicato sul suo sito. Già nel 2012 un’altra sentenza, del tribunale di Rimini, aveva condannato il ministero della Salute a risarcire una famiglia in cui un bimbo avrebbe sviluppato la malattia proprio a seguito dell’immunizzazione. Una correlazione, quella tra vaccinazioni e autismo o altre malattie, negata però dal mondo scientifico e dall’Oms: “I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, rosolia e parotite e l’autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile – sottolinea l’Oms -. Studi commissionati dall’Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni”.

A suggerire un legame furono alcuni studi pubblicati dal medico inglese Andrew Wakefield nel 1998 su riviste come Lancet e il British Medical Journal, che indagini successive hanno dimostrato essere falsi, tanto da meritare il ‘ritiro ufficiale da parte degli organi scientifici.

Questi stessi studi sono i più citati dai vari movimenti contro i vaccini che proliferano soprattutto su Internet. Il vademecum dell’Oms rileva inoltre come la prevalenza della malattia sia di un caso ogni 160, parlando però più correttamente di ‘disordini dello spettro autisticò per sottolineare che si tratta in realtà di una serie di malattie diverse. Ancora poco, conferma l’Oms, si sa delle cause, ma le evidenze scientifiche suggeriscono che vari fattori genetici e ambientali possono influire. Anche i pediatri sulla linea dell’Oms. La “paura” di una correlazione tra il vaccino trivalente non obbligatorio contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e l’insorgenza dell’autismo è “assolutamente immotivata”. E’ la posizione espressa dal presidente della Spcietà italiana di pediatria (Sip), Giovanni Corsello, dopo l’indagine avviata dalla procura di Trani. “Non c’è alcuna prova scientifica che metta in correlazione autismo e vaccinazioni. Studi sono stati fatti e altri studi sono in corso – spiega Corsello – e non hanno evidenziato alcun legame”. Al contrario, sottolinea, “il fatto che alcuni diano come acquisita una correlazione che scientificamente non è provata rischia di ridurre le copertura vaccinali, con il pericolo concreto che possano riemergere malattie gravi ad oggi quasi scomparse”. Proprio tali paure, denuncia il presidente Sip, “negli ultimi due anni hanno portato ad una riduzione della copertura vaccinale per il morbillo, e questo ci preoccupa poiché, se la copertura scende sotto il livello del 90-95% della popolazione, aumenta il pericolo di epidemie”. Ma il pericolo ulteriore è che, “per un effetto di ‘trascinamentò – avverte l’esperto – vengano penalizzate tutte le vaccinazioni, dimenticando che oggi queste rappresentano invece uno strumento di prevenzione insostituibile”. Il consiglio ai genitori è, dunque, di “continuare a vaccinare i propri bambini con assoluta tranquillità”.
Fondamentale tuttavia, rileva Corsello, è che il ministero della Salute “dia un messaggio chiaro anche ai Tribunali, sul fatto che tale correlazione  non è provata”. Proprio per informare l’opinione pubblica, ha quindi annunciato Corsello, “insieme alla Società italiana di Igiene ed alla Federazione pediatri Fimp, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sulle vaccinazioni, che partirà a breve, attraverso i nostri siti e la stampa nazionale, e chiederemo al ministero della Salute di essere partner nella campagna”.Sui vaccini non è il momento di fare allarmismi, per evitare che un calo nelle vaccinazioni metta a rischio i bambini. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde sul fascicolo aperto dalla procura di Trani che indaga sul legame tra autismo e vaccini, e incassa il sostegno della Società italiana di igiene e prevenzione che ribadisce come “la medicina abbia già decretato l’infondatezza di simili teorie”. L’inchiesta è stata aperta all’indomani della denuncia dei genitori di due minori ai quali è stata diagnosticata una sindrome autistica ad insorgenza post vaccinale. L’ipotesi contenuta nel fascicolo sulla scrivania del magistrato Michele Ruggiero è di lesioni colpose gravissime, al momento è a carico di ignoti. Ai carabinieri del Nas è stato chiesto così di acquisire il piano nazionale dei vaccini e il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative per l’età evolutiva, di capire quale sia la composizione dell’antidoto, quali i suoi produttori, e accertare l’esistenza, in relazione agli ultimi 5 anni, di casi di patologie autistiche insorte dopo la somministrazione del medicinale.

IL MINISTRO: ‘EVITARE ALLARMISMI’ – “La situazione è complessa – ha affermato Lorenzin a margine di un incontro con gli studenti dell’istituto Massimo di Roma – c’è un fascicolo della procura, ma anche una mole di rapporti dell’Oms e un grosso lavoro dell’Istituto Superiore di Sanita e degli scienziati. Non è il momento di fare allarmismi, servono dati certi perché i rischi per i bambini non vaccinati sono altissimi”. Secondo il ministro non è il caso di fare campagne contro i vaccini. “La vicenda della presunta correlazione tra autismo e vaccini risale ai primi anni ’80, se ne è discusso molto – ha aggiunto Lorenzin – l’allarmismo comporta danni alla salute, hanno ragione i pediatri a chiedere chiarezza. Prima di fare campagne contro i vaccini bisogna essere veramente certi”. “Alcune procure – ha aggiunto il ministro – emettono sentenze che vanno contro l’evidenza scientifica. Purtroppo le evidenze scientifiche non le fanno i tribunali ma gli scienziati con ricerche e approfondimenti, e noi ci atteniamo a queste evidenze scientifiche”.

GLI IGIENISTI: ‘TEORIE INFONDATE’ 
– La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) – in una nota – ricorda che “anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha recentemente ricordato, attraverso un vademecum pubblicato sul suo sito internet, che non esiste un legame tra vaccini e disordini dello spettro autistico. Se è vero che la scienza concorda, sulla base di dati epidemiologici disponibili, sul fatto che non vi sia alcuna correlazione tra vaccini e autismo è altrettanto vero che l’opinione pubblica e in particolare le famiglie sono oggi più che mai disorientate di fronte alle molteplici informazioni, non sempre fondate, che girano soprattutto in internet sui vaccini. A complicare il quadro – spiegano dall’organizzazione – ci sono anche alcune pronunce giudiziarie. Già nel 2012 una sentenza emessa dal tribunale di Rimini aveva condannato il ministero della Salute a risarcire una famiglia riconoscendo un nesso di causalità tra il vaccino MPR inoculato ad un figlio e l’autismo insorto successivamente. Eppure, riguardo a un’eventuale responsabilità dei vaccini, l’Oms ha già chiarito che ‘i dati epidemiologici disponibili mostrano che non c’è evidenza di una connessione tra il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) e i disordini dello spettro autistico’. E non c’è nemmeno un’evidenza che suggerisca come gli altri vaccini dell’infanzia aumentino il rischio dei disordini dello spettro autistico. Studi che in passato hanno indicato una connessione causale sono risultati seriamente viziati da errori. Come quello datato 1998 del medico inglese Andrew Wakefield, poi radiato dall’albo dei medici britannico, nel quale si sosteneva che il vaccino trivalente fosse causa di infezioni intestinali, a loro volta legate alla sindrome di Kanner, meglio nota come autismo; con una pubblicazione sulla rivista scientifica Lancet dello studio del medico inglese in cui descrivevano alcuni casi in cui sarebbe insorto tale legame. La nota rivista medica ha successivamente ufficialmente ritirato lo studio sui possibili collegamenti tra autismo e vaccino trivalente MPR. Non solo. Due studi scientifici pubblicati nel 2011 su una delle più prestigiose riviste mediche, il British Medical Journal, hanno sancito l’infondatezza dell’associazione tra vaccino MPR e autismo, sottolineando che lo studio di Wakefield è stato viziato anche da pregiudizi ideologici, interessi economici e realizzato con pazienti reclutati attraverso gruppi di anti vaccinatori. Quindi, ha scritto il British Medical Journal, si è trattato di ‘una frode deliberata’. Se la scienza ha fatto chiarezza – concludono gli igienisti sottolineando l’importanza della vaccinazione –  lo stesso non si può purtroppo dire per la società civile che è spesso vittima di messaggi fuorvianti.

IL CODACONS RICORRE AL TAR: ‘STOP ESAVALENTE’ – Contro le parole del ministro, però, interviene il Codacons che in una nota definisce le dichiarazioni della Lorenzin “gravissime”. “Forse la Lorenzin – si legge nel comunicato dei consumatori – dovrebbe informarsi meglio prima di rilasciare dichiarazioni alquanto temerarie. La somministrazione polivalente dei vaccini – spiegano dall’associazione – come avviene nel nostro paese, nonostante solo 4 vaccini pediatrici siano obbligatori per legge, non è affatto esente da rischi per la salute dei bambini, perché può comportare danni da sovraccarico e shock del sistema immunitario. La letteratura scientifica attuale e gli esponenti della comunità scientifica – si dice ancora  – sostengono che la somministrazione polivalente potrebbe indurre reazioni cosiddette ‘autoimmuni’, cioè l’organismo potrebbe arrivare anche a produrre auto-anticorpi che, non riconoscendo più il ‘vero nemico’ da aggredire, aggredirebbero in una situazione di smarrimento generale le funzionalità di organi interni al paziente (es. demielinizzazioni, Les, alterazioni ematologiche, encefalopatie, etc etc). Le evidenze scientifiche, quindi, a differenza di quanto sostiene il ministro della Salute, sono tutt’altro che compatte nel riconoscere l’assoluta bontà dei vaccini. “Per tale motivo – concludono – a tutela della salute dei cittadini e sulla scia dell?indagine aperta a Trani, presenteremo un ricorso al Tar del Lazio per sospendere la somministrazione del vaccino esavalente e limitare la fornitura ai soli 4 previsti dalla legge, con risparmi pari a 114 milioni di euro annui per la collettività”.Non esiste nessun legame tra vaccinazione ed autismo. A ribadirlo in una lunga nota è Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss). A pochi giorni dall’annuncio dell’apertura di una inchiesta da parte della Procura di Trani proprio su questo presunto legame, l’Iss pubblica una nota che esclude, sotto il profilo scientifico, ogni possibile correlazione tra vaccinazioni e autismo.

“La presenza di una possibile associazione causale tra vaccinazioni e autismo – scrive Salmaso – è stata estensivamente studiata e non è stata evidenziata alcuna correlazione”. “Anche l’ultima ricerca pubblicata nel marzo 2013 sul Journal of Pediatrics (Increasing Exposure to Antibody-Stimulating Proteins and Polysaccharides in Vaccines Is Not Associated with Risk of Autism) conferma tale conclusione in linea con le altre numerose evidenze scientifiche disponibili in materia” continua Salmaso. “Nella ricerca – spiega nel dettaglio la responsabile del centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e prevenzione – condotta dai Centers for disease control (Cdc) di Atlanta (Usa), sono stati studiati 256 bambini con disturbi dello spettro autistico e confrontati con 752 bambini non autistici, quantificando la loro esposizione totale cumulativa, nei primi due anni di vita, ad antigeni contenuti nei vaccini, come pure il numero massimo di antigeni a cui i bambini erano stati esposti nelle singole sedute vaccinali”.

I risultati hanno mostrato che il numero totale di antigeni ricevuti entro i due anni di età non differiva nei due gruppi di bambini (con e senza autismo); che il numero massimo di antigeni ricevuto dai bambini autistici nelle singole sedute vaccinali era simile a quello ricevuto dai bambini senza autismo, che inoltre, i bambini affetti da autismo con regressione non avevano ricevuto un numero maggiore di vaccini rispetto ai bambini autistici senza regressione; ed, infine, anche se l’attuale calendario prevede la somministrazione di un numero più elevato di vaccini rispetto al passato, grazie al miglioramento delle tecniche di produzione, il numero totale di antigeni somministrati risulta diminuito. “Quest’ultima ricerca conferma le conclusioni del rapporto pubblicato nel 2004 ed elaborato dall’Institute of Medicine (Iom) (Immunization Safety Review: Vaccines and Autism), basato su una approfondita revisione degli studi clinici ed epidemiologici disponibili sul nesso tra vaccini e autismo, effettuata da un gruppo indipendente di esperti negli Usa” scrive Salmaso.

Nella sua nota Salmaso ha anche cercato di ricostruire come si sia diffuso il dubbio circa una correlazione tra vaccinazione antimorbillo-parotite e rosolia (Mpr) ed autismo. “L’ipotesi – spiega Salmaso – è stata sollevata  da uno studio inglese pubblicato nel 1998 su The Lancet. L’ipotesi è stata successivamente valutata da numerosi studi condotti sia in Europa che negli Usa, ma nessuno di questi ha confermato che possa esserci una relazione causale tra vaccino Mpr e autismo. Gli stessi autori dello studio inglese hanno successivamente ritirato le loro conclusioni e nel 2010 la rivista The Lancet ha formalmente ritirato tale articolo. Oltretutto è stato riportato che, oltre ai difetti epidemiologici di questo studio, numerosi fatti circa la storia anamnestica dei pazienti fossero stati falsificati dall’autore Andrew Wakefield per supportare i risultati e che l’intero studio fosse distorto da interessi economici. L’Autore è stato radiato dall’Ordine dei medici per il suo comportamento. Successivamente la revisione dello Iom, insieme gli studi dei Cdc statunitensi e di altre organizzazioni inclusa l’American Academy of Pediatrics, un’organizzazione professionale con 60 mila membri, come pure una revisione di numerosi studi epidemiologici condotti in diversi Paesi europei, hanno raggiunto le medesime conclusioni.

Arriviamo adesso al Clou, alla ciliegina sulla torta!

Lucia D’Augelli: “Niente vaccini per mia figlia. Non ho giocato con la sua salute”

La leader del Comilva: “Ho fatto ricerche per due anni”

NON vuole essere chiamata obiettrice. “Perché partiamo da una presa di posizione diversa, il nostro è un dissenso informato”. Non ditele che sta combinando un disastro, con quella folla di genitori impauriti in Italia e malattie ormai debellate che per questa loro iniziativa rischiano ora di tornare, questo dicono almeno gli scienziati. “Non è vero che i vaccini hanno debellato le malattie: è stata l’igiene, al massimo, grazie al progresso”. Però questo sì, dice che la sua è una Crociata, con la C maiuscola. “Vendevo mobili, ora per colpa della crisi non ho un lavoro. Non ho alcuna competenza tecnicoscientifica ma mi informo, e so che io sono dalla parte giusta”. Un po’ grillina, un po’ testimone di Geova (“parliamo, come ti chiami? Ti posso dare del tu? Hai una bambina? L’hai vaccinata? Davvero? Chiamami, ti posso spiegare”) la battaglia contro il vaccino nasce da qui, dalla voce pacata ed educata di Lucia D’Augelli, la guida del Comilva, il Comitato del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni. Dietro l’esposto che ha dato via all’inchiesta della procura di Trani ci sono loro.

Lei ha vaccinato sua figlia?
“Chiaramente no. Mia figlia ha sette anni”.

Non ha fatto nemmeno quelli obbligatori?
“Nessuno. La mia scelta è arrivata dopo due anni di ricerche, ho letto tutto quello che c’era da leggere, soprattutto su Internet. A quel punto ho consegnato alla mia Asl il dissenso informato, spiegando loro il perché avevo deciso di non vaccinare la mia bambina che ora sta benissimo. Anche perché non si è sottoposta ai vaccini”.

La Asl l’ha denunciata?
“No. Mia sorella, che ha fatto la nostra stessa scelta, invece è stata denunciata. La Asl ha segnalato il caso al tribunale dei minori che ha fatto scattare, così come previsto, l’avvio di un fascicolo presso i servizi sociali. Però abbiamo vinto la causa, così come tutte le altre intentate a Taranto, Bari, Brindisi, Lecce. I giudici tutelano il nostro diritto alla libera scelta”.

Che scelta è esporre i vostri figli a malattie ormai debellate?
“Questo è un falso”.

Lo dice la comunità scientifica internazionale. Tutti, dall’Organizzazione mondiale della sanità ai pediatri, dicono che quello che dite è falso: non c’è nessuna correlazione tra autismo e vaccino.
“Ci sono giudici però che hanno deciso in senso opposto. E lo fanno sulla base di perizie medico legali non di parte. È una questione di dati di fatto, ci sono dei problemi che sono stati codificati dal ministero della Salute. Anche la Puglia ha avviato un percorso per la sospensione dell’obbligo vaccinale: la commissione tecnicoscientifica sta approfondendo la situazione”.

Voi però confondete i piani: le condanne sono arrivate per rimborsare casi in cui ci sono state complicanze al vaccino, che comunque in piccole percentuali sono previste.
“E perché dovrei mettere in pericolo mia figlia?”

Signora, lei così la mette più in pericolo.
“Ma chi lo dice?”.

L’Organizzazione mondiale della Sanità.
“E sbagliano. Io è vero, avevo un’azienda di mobili. Ma non sono stupida. E qui c’è chi manipola la verità, tirando sempre fuori la storia del dottor Waterfield (ndr, il medico che per primo teorizzò la correlazione tra il vaccino esavalente e l’autismo sulla base di dati farlocchi) quando invece qui parliamo di molto altro”.

È vero che ci sono medici di riferimento dell’associazione?
“No”.

Voi non indirizzate chi si avvicina a voi verso nessun medico?
“No… Però spesso ci chiedono di alcuni medici in particolare”.

Ed è vero che questi medici promettono di far guarire dall’autismo?
“In alcuni casi, glielo assicuro, hanno fatto passi da gigante”.

Mi permettete una domanda? Vi autorizzo a darmi del misogeno sessista, perchè , o in nome di quale dio tutte queste disastrose puttanate sono portate avanti da donne?
 Lucia D’Augelli: “Niente vaccini per mia figlia. Non ho giocato con la sua salute” [infatti ci sta giocando adesso… ]
“Perché partiamo da una presa di posizione diversa, il nostro è un dissenso informato“…“Non è vero che i vaccini hanno debellato le malattie: è stata l’igiene, al massimo, grazie al progresso” [quindi all’introduzione dei vaccini, il classico cane che si morde la coda]…”Nessuno. La mia scelta è arrivata dopo due anni di ricerche, ho letto tutto quello che c’era da leggere, soprattutto su Internet.” [Quindi è lapalissiano che abbiamo di fronte un’altra laureata alla famosa università del Dottor Youtube Faidatechefaipertreolè.
Le implicazioni di una abbassamento della guardia nelle vaccinazioni infantili lo si sta osservando  in Siria, dove la guerra ha interrotto il programma di vaccinazione infantile.
La terribile poliomielite è ora fuori controllo in Siria. I bambini, compresi quelli che fanno ai campi profughi nei paesi circostanti, sono stati condannati alla paralisi permanente. Non riuscendo a vaccinare un bambino contro una malattia trasmissibile è come se si mandasse fuori in pubblico con una bomba nel petto:  se qualcosa innesca un’esplosione che sono i più propensi a morire, ma c’è un rischio sostanziale tutti vicino a loro saranno farsi male pure.

 

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*005 L’ennesima puttanata del Dottor Youtube Faidatechefaipertreolè

28 venerdì Mar 2014

Posted by hvlars in Seriamente parlando...

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#cipolla

Ecco signori l’ultima perla di medicina contemporanea nostrana… ma no strana, di più!!!

 

NON AVEVO MAI SENTITO TUTTO QUESTO SULLE CIPOLLE. SI PREGA DI LEGGERE FINO ALLA FINE, PERCHE’ E’ MOLTO IMPORTANTE.

Nel 1919, quando l’influenza ha ucciso 40 milioni di persone c’era questo medico che ha visitato i molti agricoltori per vedere se poteva aiutarli a combattere l’influenza …Molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano contratto la malattia e molti morirono.
Il medico venne presso un contadino e con sua grande sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto sani. Quando il medico chiese cosa stesse facendo l’agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente solo due camere allora). Il dottore non riusciva a crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle per esaminarla al microscopio . Il contadino diede al dottore una di quelle cipolle e, guardando al microscopio il medico trovò il virus dell’influenza nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus mantenendo la famiglia sana.

Amo Facebook perchè, ci permette di ricevere queste bellissime perle di saggezza, al cui confronto la comunità medico- scientifica MONDIALE sta li a guardare incredula, la dove LORO hanno fallito, un contadino ha risolto un grave problema, ma continuiamo a leggere…

 

Ora, ho sentito quest’altra storia dal mio parrucchiere.  [Avete letto bene… Non i giornali o le via di informazioni autorizzate, sia chiaro, ma il parrucchiere; è come se chiedessi informazioni sui comandi SUDO (Super User DO) del sistema Ubuntu non al mio negozio di computer di fiducia ma al clown della Mc Donand’s]

Diversi anni fa, molti dei suoi dipendenti erano giù per avere preso l’influenza, e così molti dei suoi clienti. L’anno successivo ha disposto diverse ciotole con cipolle in giro nel suo negozio. Con sua sorpresa, nessuno del suo staff si è ammalato. Si deve lavorare. Provate e vedrete cosa succede. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e non abbiamo mai avuto l’influenza.
Ora ho mandato uno scritto ad un amico in Oregon, che collabora regolarmente con me mandandomi materiale sanitario. Lui mi ha risposto con questa esperienza più interessante sulle cipolle:
Grazie per avermelo ricordato. Io non so la storia del contadino … ma, so che ho contratto la polmonite, e, manco a dirlo, sono stato molto male … Mi sono imbattuto in un articolo che diceva di tagliare entrambe le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo vuoto e posizionare il vaso accanto al paziente malato di notte. Ha detto che la cipolla sarebbe diventata la mattina dopo nera di germi … di sicuro è successo proprio così … la cipolla era un disastro e io ho cominciato a stare meglio.
Un’altra cosa che ho letto in questo articolo è che le cipolle e l’aglio disposti intorno alla stanza hanno salvato molti dalla peste nera, alcuni anni fa. Hanno potenti antibatterici, proprietà antisettiche. [Vi rendete conto… Polmonite e PESTE NERA, la seconda , per chi non lo sapesse, ha decimato complessivamente in tutte le sue esplosioni circa UN QUARTO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE, la causa portatrice furono i topi… quindi seguendo il ragionamento, se mi rompo una gamba, prendo la lastra e aggiusto l’osso con photoshop et voilà sono guarito, facile no?]
Adesso parliamo del perché, a volte, le cipolle fanno male.
Un sacco di volte, quando abbiamo problemi di stomaco non sappiamo a cosa dare la colpa. Forse la colpa è della cipolla. Infatti le cipolle assorbendo i batteri sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi.
Ho avuto il privilegio di un meraviglioso tour tra i prodotti alimentari Mullins, Makers di maionese. Ho posto delle domande sulle intossicazioni alimentari, e voglio condividere quello che ho imparato da un chimico.

La nostra guida è un mago della chimica degli alimenti. Durante il tour, qualcuno gli ha chiesto se abbiamo davvero bisogno di preoccuparsi della maionese. Le persone sono sempre preoccupate che la maionese potesse guastarsi. La risposta vi sorprenderà. Egli ha detto che tutte le maionesi in commercio sono completamente sicure.
“Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere refrigerate anche se non c’è nulla di male a metterle in frigorifero.” Ha spiegato che il pH nella maionese si trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere in questo ambiente. Ha poi parlato del pic-nic estivo, con la ciotola di insalata di patate sul tavolo, e di come tutti accusano la maionese quando qualcuno si ammala.
Egli afferma che, quando succede un’intossicazione alimentare, la prima cosa che i medici dovrebbero cercare è se le vittime abbiano mangiato cipolle, quando le hanno mangiato e se tali cipolle provengono da un’insalata con patate. Egli dice che non è la maionese ad aver procurato l’intossicazione, ma probabilmente le cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo , magari le patate.
Ha spiegato che le cipolle sono un enorme magnete per i batteri, in particolare le cipolle cotte. Non si dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla affettata , perché non è sicura nemmeno se la metti in un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero. [Quindi la cipolla è talmente potente che i batteri, vengono risucchiati e per osmosi passano attraverso il sacchetto di plastica, wow]
La cipolla e ‘già abbastanza contaminata solo per essere stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata, e può essere un pericolo per te (e doppiamente attenzione per chi le cipolle le mette in hotdog al parco di baseball!). [Quindi io sto al sicuro, dove abito non sanno neanche come si scrive Baseball, figuriamoci avere il parco dove giocare.]

La nostra guida dice ancora che se si prende la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente è tutto bene, ma se metti nel panino una cipolla tagliata da tempo, sei in cerca di guai. Quando vai in panineria, non fare mettere cipolle nel panino. Sia le cipolle che le patate umide in una insalata di patate attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente di qualsiasi maionese commerciale.

Inoltre, i cani non devono mai mangiare cipolle. I loro stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.

Si prega di ricordare che è pericoloso tagliare una cipolla e cercare di utilizzarla per cucinare il giorno dopo, diventa altamente tossica anche per una sola notte e crea batteri tossici che possono causare infezioni dello stomaco negativi a causa delle secrezioni biliari in eccesso e anche intossicazioni alimentari. [Io non sapendolo, ho tagliato una cipolla e ne ho usato la rimanenza due giorni dopo… morirò….]

Mi sa che sia tempo di fare un pò di luce… la cipolla ha un consistente valore nutritivo, grazie alla presenza di sali minerali e vitamine, soprattutto la vitamina C, ma contiene anche molti fermenti che aiutano la digestione e stimolano il metabolismo; inoltre contiene anche oligoelementi quali zolfo, ferro, potassio, magnesio, fluoro, calcio, manganese e fosforo, diverse vitamine (A, complesso B, C, E); flavonoidi con azione diuretica dall’azione diuretica e la glucochinina, un ormone vegetale, che possiede una forte azione antidiabetica. Ma questa pianta ha anche numerosissimi impieghi terapeutici: in dermatologia, può essere utilizzata come antibiotico, antibatterico, semplicemente applicando il succo sulla parte da disinfettare; è anche un ottimo espettorante, specialmente unito al miele e un decongestionante della faringe: i gargarismi con succo di cipolla sono particolarmente indicati in caso di tonsillite e il succo è anche molto utilizzato come diuretico e depurativo e infatti viene consigliato da chi soffre di trombosi perché, avendo un potere fluidificante, facilita la circolazione del sangue. Un discorso a parte merita l’utilizzo della cipolla per tutti coloro che soffrono di “cattiva digestione”: in questo caso si consiglia di consumare la cipolla cotta che è sicuramente più tollerabile anche se ha minori proprietà nutritive rispetto a quella cruda che può essere assunta facilmente da coloro i quali non hanno particolari problemi di bruciori allo stomaco. Infine questi “benefici bulbi” fungono anche da ipoglicemizzanti, abbassando il livello di glucosio nel sangue e permettendo di ridurre le dosi di insulina a chi ne ha bisogno. Di questa pianta si conoscono anche le virtù benefiche in omeopatia: infatti è indicata in caso di raffreddore, per contrastare la fastidiosa secrezione nasale che lo accompagna, specialmente se sussiste anche il fenomeno della lacrimazione.

 

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Il viaggio di nozze… l’arrivo!!!

27 giovedì Mar 2014

Posted by hvlars in Parenti

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#parenti #sardegna

Il viaggio in Sardegna, non presentò nessun ostacolo. Durante il viaggio mia madre chiese a mio padre spiegazioni sul perchè il treno era più sicuro, ma essendo la Sardegna un’ isola….’

“Inutile spiegare concetti difficili a mia sorella.”

Appena arrivati a Destinazione, come ogni persona che viaggia è d’obbligo la telefonata di prassi ‘ciao sono arrivato tutto bene ecc. ecc.’ Ovviamente il concetto di facile, non rientra in determinati vocabolari.

Mamma fece la sua telefonata tranquillamente, mio padre fece la sua telefonata… e passò venti minuti  a spiegare a mia zia il concetto ‘il viaggio dura quattordici ore e per un passeggero non è possibile comunicare con  la terra ferma.’  Sulla permanenza in Sardegna mia mamma raccontava solo una cosa… mentre stavano al ristorante, un tizio abbia scansato mia madre e si sia messo vicino a mio padre facendogli gli occhi dolci… non mi hanno mai raccontato che fine abbia fatto, ma una volta ci fu un’allusione a dei piatti che forse per grazia divina presero il volo…

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Il viaggio di nozze

26 mercoledì Mar 2014

Posted by hvlars in Parenti

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#parenti #nozze

Dopo aver superato, quasi senza scosse, la funzione del matrimonio si passa ad un’altra fase… il viaggio di nozze.

Sulla banchina di viaggio, in procinto di partire mia zia incominciò a snocciolare mantra di buoni consigli, felicitazioni di buon viaggio… ma dal momento che non riesce a tenere la bocca chiusa. “Ma non sai che la maggior parte delle navi, affonda a metà tragitto” Lo Steward si rese conto che il cavallo del pantaloni gli stava stretto… “E se ti succede qualcosa? Non ti potrai curare fino a che non arriverai a destinazione” il secondo Steward e il primo ufficiale ebbero anche loro problemi con il cavallo “come fai a salire cosi su questa nave, e se soffri il mal di mare…  Ma la rotta è sicura?”

“Certo, signora. Facciamo questa tratta da almeno due decadi, e non è mai successo niente.”

“Se durante in tragitto, a causa di una bufera di neve, la nave niene bloccata eh ? eh? Non sa che una nave è affondata a causa di un scontro contro un iceberg?”

“Signora essendo il Mediterraneo un mare chiuso e sopratutto caldo, non ci sono Iceberg in giro.”

“Ma quelli, vagano, non stanno fermi…”

“Sulla mia nave, salite solo voi vero? Non viene anche… lei! Vero!!!”

“Lo sai che io non mi fido, ma non ci puoi andare in treno?” e qui la gioia del viaggio di nozze si sciolse come rugiada al sole, in maniera ancor più serafica papà aggiunse.

“A Sirvà, me spieghi come cazzo c’annamo in treno in Sardegna?”

Ogni volta che mia madre raccontava questo aneddoto, io mi sono sempre chiesto… se la tratta è Civitavecchia-Olbia che razza di rotta pensava mia zia che la nave facesse? Era una nave della Tirrenia , non l’Argo alla ricerca del Vello d’oro.

 

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26 mercoledì Mar 2014

Posted by hvlars in Aforismi

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#aforismi, #pub

In un paesaggio pieno di neve la figazza di turno coperta solo da un vestitino impellicciato bianco, ma che lascia scoperto un ettaro di coscia lunga.
Una voce fuori campo dice”le tue gambe hanno freddo d’inverno? Allora vuol dire che hai la pelle secca!!!” NO VOR DI’ CHE QUELLA PORA COJONA STA IN MUTANTE AR POLO NORD.Ma se po esse più deficienti di cosi, ma per favore……

 

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*004 Licenziamento della Dottoressa De Petris incredulità, emotività… e iene!!!

26 mercoledì Mar 2014

Posted by hvlars in Seriamente parlando...

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LA NOTIZIA DEL LICENZIAMENTO – A dare notizia del “licenziamento” della De Petris è Angelo Bavaro sulla pagina Biohaus Raw Vegan Food: «Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta. L’ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l’ha chiamata e l’ha licenziata in tronco». «Lei – sottolinea Bavaro – mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi, per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura. Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!». La nota prosegue ribadendo la versione della specialista: «Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all’oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici. Se volete, aiutatemi a diffondere la notizia. Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione. Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci. Grande stima da parte mia, cara Michela.’

Ho letto l’articolo e ho letto anche la spiegazione completa e ho letto ciò che ha detto il San Raffaele a tal proposito. Doverosa premessa: non ho niente contro i vegani va anche detto che la trasmissione ‘Le Iene’ sta diventando una porcata piena di puttanate. La dieta vegana, ancora non ha un riscontro scientifico della sua validità. spiego: di sicuro l’introduzione mirata di cibi vegetali, abolendo carne uova e latte, all’inizio ha di sicuro degli ottimi vantaggi depurativi, ma con il lungo andare può creare problemi, per carenza di vitamina b-12 (ottenuta dalla carne).

Il motivo, per cui la Dottoressa De Petris è stata licenziata NON E’ dovuto al fatto che la cura Vegano-Crudista abbia avuto dei vantaggi, ma perchè: ‘L’IRCCS Ospedale San Raffaele dove la dr.ssa Michela De Petris lavorava come consulente dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie.’

Ricordate sempre: la certezza ha le sue radici nel dubbio.

Nel post in questione si parla, cito testualmente ‘Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi , per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura.’ e ‘LICENZIATA IN TRONCO PERCHE’ VA CONTRO GLI INTERESSI DI BIG PHARMA!‘

Cos’è Big Pharma?

Semplice, secondo il ramo estremista degli animalisti, vegani; Big Pharma è il cartello che riunisce in se tutte le più grandi multinazionali del farmaco, ovvero la potentissima lobby che detiene il monopolio delle cure sulla salute dell’uomo. Ciò premesso, sono proprio le malattie che affliggono la popolazione, soprattutto quelle più terribili a costituire la fonte dei suoi guadagni. Per Big Pharma quindi le malattie croniche rappresentano una vera manna dal cielo poiché come noto lo scopo dichiarato delle Corporations non è aiutare il prossimo ma incassare guadagni. Telethon rientre nella sfera di di Big Pharma.’
Se tutte le malattie, potessero essere curate in modo vegano-crudista allora perchè tutto questo scalpore? E’ noto che un’alimentazione salutare ed bilanciata porta solo benessere, ma qui entra in gioco un’altro fattore il bombardamento vegano.
Ogni uomo ha il diritto inalienabile, di fare della sua vita quello che vuole. Ma non ha il diritto di imporre agli altri il suo modo di vedere e ne criticare il comportamento degli altri.

Amica fb –  io queste cose le studio e ci sono evidenze scientifiche che vorrei indagare tra cancro e alimentazione. in ogni caso questa dottoressa è stata licenziata per aver dato una sua opinione e di qualsiasi natura fosse, non è civile licenziare qualcuno per aver dato una opinione diversa e guarda caso contro gli interessi economici che ci girano intorno.

Abbiamo una nuova variabile: la credulità, dettata dal teorema ‘l’ha detto Tizio, perchè tizio è molto informato. Ovviamente questo teorema non prevede, la postilla ‘Tizio ha controllato le fonti?’

Ma cosa è successo? Che hanno detto Le Iene, dopo il fallimento sul caso Stamina, il programma ha raccontato la storia di un paziente che ha visto regredire il proprio cancro dopo aver cambiato regime alimentare. Ma un medico ha chiarito: ‘Fondamentale è stata la radioterapia’.

L’INTERVISTA A LE IENE – Antonio è stato intervistato dalla iena Paolo Trincia. L’uomo ha spiegato i benefici della dieta vegana, accompagnata però con il contributo fondamentale della radioterapia. Antonio si è rifiutato di fare un altro ciclo di chemioterapia e di arrendersi alla malattia. È stato il figlio, dopo una serie di ricerche in rete, a convincere il padre a diventare vegano. Il signore, seguito dalla nutrizionista Michela De Petris, ha iniziato a nutrirsi solo di vegetali. «Se non avesse fatto nulla – spiegò alle Iene De Petris – avrebbe ancora la lesione. Non abbiamo dei numeri per poter confermare che solo la dieta ha permesso di curarlo: in medicina ci vuole la statistica». A fine servizio la nutrizionista ha spiegato che a suo dire il cambio di alimentazione aiuta nella guarigione di molte malattie come le patologie infiammatorie intestinali, a volte anche in quelle tumorali: «Bisogna però valutare lo stato della malattia e se non ci siano altre patologie concomitanti. Il cibo resta però la prima medicina che ci possa essere». Nel servizio tv emerge come l’Ospedale San Raffaele avrebbe confermato il ruolo della radioterapia escludendo che esistano studi in tal senso nella loro struttura e che non esistono prove della validità di tale teoria. Quindi ovviamente torna il cavallo di battaglia: la carne è cangerogena. E perfettamente in battuta, spunta il famoso articolo: ‘UMBERTO VERONESI “LA CARNE è CANCEROGENA; VI SVELO IL MOTIVO PER CUI NON SE NE PARLA”Chi si alimenta di prodotti animali si espone ad un rischio maggiore di contrarre diversi tipi di patologie. Corre infatti in media il 30% di rischio in più di contrarre molti tipi di tumori, come quello al seno, al colon, alla prostata, al pancreas, alla vescica e ai polmoni. Un’alimentazione carnea induce ad un maggiore rischio di contrarre malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari legati al livello di colesterolo nel sangue, infarti, diabete ed obesità. Umberto veronesi: “Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali. Molti medici e ricercatori sono coscienti degli effetti dannosi del consumo della carne, ma hanno le mani legate. Io che sono uno scienziato di fama internazionale posso prendermi il lusso di fare queste dichiarazioni, se lo facessero loro molto probabilmente non lavorerebbero più. L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altro e queste due entità insieme generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme, potete dunque capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione. Ogni malato di cancro negli Stati Uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi curarvi.’  

lo ha detto Veronesi, e lui è oncologo… L’abominevole ritorno della bufala sulla carne che provoca il cancro.

Frasi inventate, che già sono circolate nel 2013 e attribuite all’oncologo Umberto Veronesi, tornano in circolo grazie a molte redazioni che omettono le più elementari verifiche.

LA BUFALA – Excite.it l’ha raccontata così, ma lo stesso testo più o meno rimaneggiato è stato veicolato anche da altre testate online e ovviamente ripreso con entusiasmo a vegetariani e vegani, anche se l’anno passatoera successa la stessa cosa:

La discussione si è in fretta spostata sui social network dove il dibattito tra vegan e amici di McDonald’s si è fatto acceso. Ora però a tacere tutte le voci ci pensa Umberto Veronesi, definito uno dei 4 oncologi migliori del secolo. Le sue parole non sono rassicuranti…

Secondo Veronesi non ci sarebbero dubbi: la carne favorirebbe l’insorgenza di tumori. Ma sotto accusa non c’è solo la macelleria. Chiunque si alimenti di proteine animali (pesce, carni bianche, selvaggina compresi) correrebbe il 30% di rischio in più di contrarre tumori al seno, al colon, alla prostata, al pancreas, alla vescica e ai polmoni. Giusto per dormire sonni tranquilli, inoltre, le proteine animali farebbero aumentare esponenzialmente il rischio di contrarre malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari legati al livello di colesterolo nel sangue, infarti, diabete ed obesità. E già che ci siamo Veronesi prosegue confermando la pericolosità della carne anche nel favorire disturbi ai reni e patologie meno gravi come stipsi e varici. Come se le dichiarazioni del luminare non fossero già da sole abbastanza inquietanti ecco venir fuori anche uno scenario complottistico e machiavellico che, tanto per cambiare, vedrebbe “noi comuni mortali” delle ingenue vittime delle multinazionali. “Le riviste medico-scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche” ha detto Veronesi. “Molti medici e ricercatori, sulla base anche di numerose ricerche, per la maggior parte insabbiate, sono coscienti degli effetti dannosi del consumo di carne, ma hanno le mani legate. Io, che sono uno scienziato di fama internazionale, posso prendermi il lusso di fare queste affermazioni; se le facessero loro, probabilmente non lavorerebbero più. UNA VECCHIA BUFALA – Peccato che non sia vero niente, in teoria la denuncia del big complotto viene da libro “Verso la dieta vegetariana”, scritto da Umberto Veronesi (che è vegetariano) e Mario Pappagallo un testo che in effetti mette in effetti in guardia contro a una dieta troppo ricca di grassi di origine animale,ma che si concentra decisamente sul rispetto alle ragioni etiche come ostativo al consumo di carne animale. Non perché la carne provoca il cancro, quindi, affermazione che nel libro non c’è. Nessuna accusa alle case farmaceutiche, nessuna ipotesi di complotto, come può controllare chiunque visto che la parte del libro nel quale dovrebbero essere scritte queste informazioni è consultabile gratuitamente online. E comunque non ci sono nemmeno nella seconda parte del libro, quella scritta da Mario Pappagallo, come già si spiegava l’anno scorso,la smentita è arrivata dall’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) In riferimento all’articolo rilanciato da alcuni siti in Rete “La carne è cancerogena: Umberto Veronesi svela il motivo per cui non se ne parla“, si comunica che Umberto Veronesi, Direttore Scientifico di IEO, non ha MAI rilasciato l’intervista riportata, e nessuno dei virgolettati a lui attribuiti è reale.

Perorare la causa culturale della scelta vegetariana e della sana alimentazione deve basarsi sulla realtà scientifica e su un  dibattito intelligente e solido, non su articoli del tutto inventati che abusano del nome di Umberto Veronesi.
Le dichiarazioni attribuite nel medesimo articolo a Umberto Veronesi a proposito di riviste medico-scientifiche e aziende farmaceutiche sono false.

Tornando al San Raffaele…  che smentisce il programma televisivo di Italia 1, Le Iene, relativamente alla storia di Antonio, un malato di cancro che ha combattuto la malattia cambiando registro alimentare e diventando vegano con il contributo fondamentale della radioterapia, storia raccontata in un servizio a firma di Paolo Trincia.

LA PRECISAZIONE DEL SAN RAFFAELE – L’Ospedale San Raffaele in un apposito comunicato ha spiegato che non esiste alcuno studio che dimostri la validità della teoria alimentare per la cura dei tumori:

L’IRCCS Ospedale San Raffaele, in riferimento al servizio “Alimentazione e malattie. La storia del tumore guarito di Antonio”, in onda durante la trasmissione Le Iene (Italia 1, mercoledì 5 marzo), dichiara che nessuno studio in tal senso è in corso presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e osserva che ad oggi non esiste alcuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica. Alcune attenzioni dietetiche possono avere ruolo e spazio nell’inquadramento generale di una terapia oncologica come di terapie per altre malattie, ma nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori.

LE VALUTAZIONI PERSONALI DELLA DOTTORESSA DE PETRIS – E che per quanto riguarda le posizioni della dottoressa Michela De Petris, queste sono squisitamente personali. Oltretutto, la De Petris non avrebbe seguito il caso in questione.

L’IRCCS Ospedale San Raffaele precisa inoltre che la dr.ssa Michela De Petris è consulente dell’Ospedale dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico. La dottoressa, nell’intervista, ha tuttavia espresso opinioni personali. L’Ospedale puntualizza che il caso clinico oggetto del servizio si riferisce ad una persona che non è stata seguita dalla dr.ssa De Petris presso il San Raffaele, ma in altre strutture sanitarie.

IL TUMORE DI ANTONIO – A questo punto ripercorriamo la storia per capire cos’è andato in onda la sera del cinque marzo. Nel 2003 ad Antonio, questo il nome del paziente, venne diagnosticato un tumore al polmone. Da allora in otto anni si trovò con due tumori ai polmoni, uno per organo, due operazioni, un ciclo di chemioterapia ed un tumore al cervello. Grazie alla radioterapia è riuscito a diminuire la lesione cerebrale senza sconfiggerla del tutto visto che ne è rimasta una lunga 18 millimetri. Il figlio è riuscito a convincere il padre a diventare vegano dopo una serie di ricerche in rete, con l’uomo che ormai si era arreso alla malattia. A seguirlo la sopracitata dottoressa Michela De Petris, che ha preparato per lui un regime alimentare a base vegetale.

L’INCREDULITÀ DE LE IENE – La De Petris ha spiegato alle Iene che «il cambiamento consisteva nello spostare l’alimentazione verso i cibi vegetali. Spostarsi verso una dieta vegetale aumenta le possibilità di guarigione. Siamo partiti da succhi di verdure». E restando sui cibi vegetali, Antonio è passato a quelli cotti:«Mi sono trovato bene, ho perso 18 chili in due mesi e ho fatto la Tac». La massa tumorale era scomparsa. E dopo due anni e mezzo l’uomo non ha avuto nessuna recidiva. Con la famiglia che ha deciso di diventare vegana dopo questa storia. L’inviato delle Iene non si è sbilanciato tanto da aver detto: «Non è che non ti credo, ma mi sembra incredibile», ma insieme ad Antonio si è recato all’Ospedale per una nuova tac che non ha fatto emergere segni di metastasi.

IL CAMBIO DI ALIMENTAZIONE SERVE? – Il medico che ha commentato la Tac ha però chiarito l’importanza della radioterapia: «Se non avesse fatto nulla, avrebbe ancora la lesione. Non abbiamo dei numeri per poter confermare che solo la dieta ha permesso di curarlo: in medicina ci vuole la statistica». A fine servizio la nutrizionista De Petris ha spiegato che a suo dire il cambio di alimentazione può aiutare nella guarigione di molte malattie come le patologie infiammatorie intestinali, a volte anche quelle tumorali: «Bisogna però valutare lo stato della malattia e se non ci siano altre patologie concomitanti. Il cibo resta però la prima medicina che ci possa essere». Ma l’Ospedale San Raffaele ha confermato il ruolo della radioterapia escludendo che esistano studi in tal senso nella loro struttura e che non esistono prove della validità di tale teoria.

 

«Vi racconto la mia verità sulla carne e sul cancro»

di Stefania Carboni – 13/03/2014 – L’intervista a Mario Pappagallo co-autore con Umberto Veronesi del libro “Verso la scelta vegetariana”

«Nessuno ha detto nel libro che la carne è cancerogena ma neanche che non lo sia». Mario Pappagallo, giornalista scientifico del Corriere della Sera, è co-autore con il celebre oncologo Umberto Veronesi del libro “Verso la scelta vegetariana”. Nell’opera i due autori illustrano tra teoria e pratica, come avvicinarsi all’alimentazione vegetariana. Recentemente è apparso su Giornalettismo un pezzo che smentiva le parole (mai) utilizzate da Veronesi per avallare la tesi di una stretta connessione tra cancro e carne. Parole dell’oncologo smentite anche dall’Istituto Europeo di Oncologia così: «In riferimento all’articolo rilanciato da alcuni siti in Rete – spiega una nota dello Ieo – “La carne è cancerogena: Umberto Veronesi svela il motivo per cui non se ne parla”, si comunica che Umberto Veronesi, Direttore Scientifico di IEO, non ha MAI rilasciato l’intervista riportata, e nessuno dei virgolettati a lui attribuiti è reale. Perorare la causa culturale della scelta vegetariana e della sana alimentazione deve basarsi sulla realtà scientifica e su un dibattito intelligente e solido, non su articoli del tutto inventati che abusano del nome di Umberto Veronesi. Le dichiarazioni attribuite nel medesimo articolo a Umberto Veronesi a proposito di riviste medico-scientifiche e aziende farmaceutiche sono false». Così con Pappagallo abbiamo cercato di capire di più.

«Esiste l’esigenza di esser attenti alle quantità e alla differenziazione alimentare, accentando riscontri scientifici che riportano comunque che i vegetariani campano più a lungo. Che la carne sia cancerogena è noto oramai…»

In che senso scusi?

La carne cotta alla brace aumenta il rischio di cancro al colon retto del 70 per cento. È dagli anni ’80 che è noto. Il secondo dato scientifico è che il grasso animale aumenta dell’30 per cento il rischio di tumore al seno. E questo nel libro è scritto. Questo però non vuol dire che la carne fa venire il cancro ma che bisogna ridurne il consumo. Però in Italia paradossalmente, nonostante i dettami della dieta mediterranea, consumiamo circa 800 grammi pro capite alla settimana quando è stabilito dai nutrizionisti che il massimo indicato è sui 450. Poi andiamo a vedere che contiene la carne: non di chianina, ma di hamburger la cui fonte di allevamento è precisa ma …

Ma?

Ci sono spesso casi di cronaca in Italia, attraverso operazioni dei Nas, che dimostrano come il male in Italia sia la frode alimentare. Un esempio? Carni sceltissime di manzo che contengono tracce di maiale. Frodi che sembrano innocue. il problema è gli allevamenti quali garanzie ci danno? Le cito un esempio. Il latte che è andava distrutto nei formaggi con le aflatossine, contenute nel foraggio, sono cancerogene. Se presente nel latte vuol dire che bisogna monitare il foraggio. Abbiamo fatto una brutta figura internazionale. Ma quale garanzia io ho che i controlli (anche se numerosi) siano fatti a tappeto?

Quindi?

Qual’è la condizione più rischiosa nella nutrizione corretta? Eccedere con qualche cibo. La tendenza italiana è mangiare carne tutti i giorni. Non esiste, agli inizi del ’900 si mangiava carne una volta a settimana, così come non esistevano diete monotematiche.

Ma nel libro è scritto che nessun alimento è individuato come protettitvo o causale. Quindi la carne di per sé non è pericolosa ma dipende da come è allevata?

Esatto. Le faccio un esempio. Gli argentini sono grandi mangiatori di carne ma è carne da pascolo. In questo momento per sfamare un terzo della popolazione mondiale si allevano per il macello circa 3 miliardi e mezzo di capi, per far fronte al fabbisogno alimentare crescente. Come verranno alimentati questi animali per fare profitto? Chiusi, con sostanze che aumentano la massa muscolare senza che facciano movimento. Il professor Veronesi è uno scenziato. La causa va dimostrata scientificamente. Gli studi scientifici sono fatti anche su meta analisi, osservazioni a posteriori, per esempio l’incidenza sul tumore al colon retto in base alle abitudini alimentari delle persone. Se esiste una incidenza dimostrata al 70 per cento questa è stata dimostrata a confronto con persone vegetariane. Il tutto fatto a posteriori. Quando si dice che la causa è dimostrata spesso deve esser fatta in un laboratorio. Dimostrare però una incidenza su casi del genere è difficile e deve esser basato su uno studio lungo anni.

Ma non c’è lo stesso rischio con frutta e verdura cresciuta su terreni inquinati?

Certo, se non coltivata bene. Anche sul biologico. Però noi sappiamo che se uno si nutre (5 pasti al giorno) con frutta di stagione, del territorio, con polifenoli, c’è meno incidenza sulla casistica. Noi sappiamo che il grasso animale aumenta il colesterolo, questo è noto. Se uno mangia più salumi e grassi può rischiare di più, con aumento del colesterolo, di avere un infarto. Però geneticamente potresti avere condizioni tali per cui potresti non soffrirne affatto.

E nel passato?

Nell’antichità la carne di cacciagione si faceva frollare per alcune settimane. Addiritura la chianina era conservata in un posto fresco per tre settimane prima della sua consumazione. Un meccanismo empirico per ridurre i rischi presenti nel sangue. Quindi cosa succede se si prende una carne di manzo, da piazzare nel barbecue? Magri la si fa anche brucciacchiare? In quel momento si creano delle sostanze che possono diventare cancerogene.

Quindi il problema è la carne alla brace?

È il sistema di combustione e bruciatura del sangue. Si crea dulla carne quella crosticina che dà sapore alla brace. Ecco, quella parte non va troppo bruciacchiata ma cotta nei tempi dovuti. Cotta, ad una fiamma non viva e tenuta ad una certa distanza. Ancora peggio se la brace è di carbonella e non di legna. E’ come dire il fumo di sigaretta causa il cancro. Quali sono le componenti cancerogene? La carta, la combustione, l’ossido di carbonio. Se si fuma tabacco puro il rischio sarebbe minore. Anche queste cose fino a poco tempo fa non si sapevano. Le faccio ancora un esempio le righine nere che comparivano sulle carte delle sigarette. Ecco, quella era polvere da sparo, serviva per tenere la sigaretta sempre accesa. Adesso non compare più, ma si tratta di cose recenti. Una sigaretta, fatta con tabacco e carta è meno dannosa delle commerciali che si fumavano finoa qualche tempo fa.

Noi però ci nutriamo di carne. Il nostro organismo lo prevede.

Siamo onnivori. Io non sono favorevole agli estremismi. Noi abbiamo bisogno di tutto e ricordarci che però siamo prevalemenmente mangiatori di ortaggi. Chi dice che i primitivi mangiavano solo carne dice fesserie. Perché? Perché la carne andava cacciata. Si partiva per lunghe stagioni di caccia e si riusciva a mangiare un animale dopo diversi giorni. Per il resto c’erano radici, bacche, frutta. Gli antichi romani si cibavano di farro. Quello che è successo per motivi commerciali e d’interesse come le sigarette ha permesso questa dieta. Il mercato è americano: noi però campiano
più dei cittadini d’oltreoceano. Forse non dovremmo diventare troppo americani ma esser mediterranei. Lo dicono secoli di storia. Perché dobbiamo mangiare l’hamburger due volte al giorno? Onnivoro vuole dire che le proteine animali sufficienti vanno assunte ma attraverso latte, uova, formaggi. Cose che noi assumevamo prima comunque perché la carne era un lusso.

Ma prima?

Il bovino nella cultura mediterranea veniva mangiato dopo anni, si mangiava pollo, coniglio, agnello. Il cavallo e il bovino erano utili per la redditività della famiglia. Su queste riflessioni storiche occorre riflettere. È come la dieta Dunkan che fa dimagrire. E invece può danneggiare il sistema dei reni. È un bestseller, certo, ma poi Dunkan è stato radiato dall’ordine dei medici. Io dico solamente che la maggiorparte delle malattie, in base alla storia ed in base alla mortalità media nei vari paesi del mondo, avviene a causa degli squilibri alimentari. Nel medioevo la patologia più grave tra i ricchi era la gotta. Il ricco moriva prima se non riduceva l’abitudine a mangiare carne tutti i giorni. Certo, dalla carne arrivano elementi riparatori di un muscolo che necessità riparazione o sviluppo. Ma l’energia? Berruti per dire, medaglia d’oro, prendeva energia mangiando un piatto di pasta prima della gara. Per esempio il mito della carne bianca…

La carne bianca è indicata come la meno grassa nelle diete.

Sì. In realtà il pollo faceva movimento, raspolava nelle aiuole. Questa è l’immagine del pollo sano che ricordo io. Il pollo così ha comunque una carne rossa vicina all’osso. Quello che mangiamo oggi sarà sì una carne bianca, ma allevata dentro una gabbietta, più grassa, che nasce, cresce e viene ammazzata ed arriva così sul tavolo. Un pollo la cui però carne (a differenza del ruspante ndr) si stacca velocemente dall’osso. Positivo o no? In natura l’unica carne bianca di colore, non grassa, che esiste è il coniglio. È come il manzo di Kobe, trattato con attenzione ma per forza di cose si tratta di carne grassa. Non è naturale.

Allora mangiare o no?

Il vero problema è che noi se a noi ci piace la carne ci dobbiamo limitare al quantitativo esatto. Risparmiamo sulla quantità ma puntiamo sulla garanzia e la qualità del prodotto. Meglio un rosso d’uovo con lo zucchero piuttosto che una colazione con bacon ed uovo fritto. Ricordiamoci di essere italiani ma non solo nella colazione. Tutto il giorno.

Quindi abbinare i cibi giusti?

Senza eccessi da una parte e dall’altra. Non bisogna seguire le mode ma ascoltare il proprio corpo. Occorre una dieta con prevalenza di frutta e verdura. Chi mangia carne deve ingerire un quantitativo sufficiente di polifenoli. Non solo, occorre “mangiare anche un po’ di meno”. Ovvero alzarsi da tavola “non sazi”. Il problema è non legare le proprie abitudini di vita o culturali a delle modalità codificate attraverso moda, promozione o campagne pubblicitarie. Quando si tratta di salute l’organismo sa cosa fare. Noi abbiamo qualcosa che ci comanda, bisogna saperlo leggere. Bisogna conoscere se stessi, ognuno è diverso dall’altro. Impariamo ad ascoltarci se possibile. Anche in un epoca in cui è difficile sempre più parlare.

Chiudo questo articolo papiromane con…

La storia del tumore guarito di Antonio. È il titolo di un servizio deLe Iene Show su alimentazione e malattie andato in onda mercoledì 5 marzo. Racconta la storia di un uomo calabrese che, dopo aver subito due operazioni ai polmoni per asportare uncancro e essersi sottoposto alla chemioterapia, si è ritrovato con una diagnosi di metastasi al cervello. Effettuata la radioterapia, che gli ha rimpicciolito la massa tumorale, ha rifiutato un altro ciclo di chemio optando, su suggerimento del figlio, per una dieta a base di frutta, verdura e acqua alcalina.

Lo scopritore di quest’ultima, Robert O. Young è stato recentemente arrestato perché esercitava senza una licenza medica riconosciuta e la sua sedicente terapia si è rivelata unabufala.

La famiglia di Antonio nel servizio delle Iene parla invece degli studi di Colin Campbell, autore di The China Study (qui il sito italiano dedicato al libro, dove capeggia il link al servizio, mentrequesto è il sito di Campbell, dove, oltre al merchandising, si prendono prenotazioni – rigorosamente a pagamento – per l’unica data italiana del guru, a Verona il 16 novembre). Il volume invita a abbracciare la dieta vegana basandosi su quella che nellascheda del libro viene definita come un’“indagine fatta su ben 880 milioni di persone residenti in Cina e svolta negli anni ’70 del secolo scorso”. Dai dati, raccolti in 27 anni, Campbell e i colleghi cinesi avrebbero stabilito “la chiara connessione tra alimentazione e genesi delle malattie”. I risultati, a detta degli autori, dimostrerebbero che sarebbe “proprio il consumo delle proteine di animali a far insorgere una serie di patologie che altresì possono essere tranquillamente prevenute basando la propria alimentazione su cibi vegetali”.

Prevenzione e statistica
Attenzione alle parole, però. Un conto è parlare di prevenzione, tutt’altro discorso è affermare che esista un nesso causale tra il consumo di alcuni cibi e l’insorgenza di determinate malattie, cosa che non è stata provata scientificamente. Così come nessuno studio ha dimostrato che avere un regime alimentare ricco di vegetali permetta di guarire da alcune patologie.

Una recente pubblicazione apparsa su Cell Metabolism analizza la relazione tra proteine animali e tumori, ma lo fa inserendosi nel solco della prevenzione del rischio: il consumo di carne e formaggi, nel medio periodo provocherebbe un significativo aumento (pari al 75 per cento) della mortalità generale e incrementerebbe fino a 4 volte la probabilità di morire di cancro in alcune fasce d’età. Secondo lo studio, il legame tra proteine assunte e mortalità si riduce fino addirittura a annullarsi se si consumano alimenti di origine vegetale.

Si parla di numeri e statistica, concetti cui si appella anche l’oncologa che ha in cura Antonio e che, rifiutando di farsi riprendere, risponde alle incalzanti domande delle Iene. Non ci sono dati che confermino che la dieta – che pure ha un’importanza nel benessere delle persone – abbia fatto regredire il tumore, miglioramento che invece il medico associa allaradioterapia svolta in precedenza. Ed evidenzia come quello di Antonio non sia un caso isolato, seppur abbastanza particolare. L’oncologa racconta di una paziente che, pur senza cambiare alimentazione, ha avuto gli stessi benefici di Antonio. Accomuna le due storie cliniche il tipo di operazione e la successiva cura convenzionale (nello specifico, la radioterapia) cui si sono sottoposti.

Che cos’è la dieta alcalina
Si tratta di un regime alimentare basato sulla distinzione tra cibi acidi e basici (o alcalini). Questo si stabilisce in base al ph della soluzione: se il valore è nella parte bassa della scala (da 0 a 7) si parla di acidità, altrimenti di alcalinità (da 7 a 14). Il valore 7 è neutro.

La dieta in questione sostiene che, consumando cibi alcalini comefrutta e verdura (il limone utilizzato nel condimento dell’insalata a differenza di ciò che viene affermato nel servizio delle Iene è acido, non basico) si possa “alcalinizzare l’organismo”, cioè alzare il ph. Questo consentirebbe di prevenire e curare alcune malattie.

La medicina aiuta a smascherare la bufala: il nostro sangue è leggermente alcalino poiché ha un ph di 7,4. Questo valore è pressoché costante e minime variazioni vengono corrette dall’organismo in poco tempo. Ciò avviene per evitare due patologie che possono provocare la morte: l’acidosi e l’alcalosi metabolica, a seconda che il ph sia più basso o più alto di 7,4 per un periodo di tempo sufficientemente lungo.

L’alimentazione non guarisce dal cancro
Nel servizio le Iene, a differenza del passato con il caso Stamina, inseriscono un timido quanto autorevole contradditorio. Tuttavia, prima e soprattutto dopo aver dato spazio all’oncologa è un continuo insinuare il dubbio (“ma se stai bene”, “allora funziona”).

Un metodo efficace e già sperimentato che mira a mettere in difficoltà la scienza che si basa sulle prove. A questo proposito l’Aifa ha messo a disposizione dei cittadini Non ho nulla da perdere a provarlo, un vademecum per tutelarsi dalle bufale scientifiche. Il documento mette in guardia dalle cure miracolistiche e dalle storie che puntano all’emotività.

Nel servizio delle Iene, l’altra persona che interviene in qualità di esperta è Michela De Petris, che il sottopancia definisce medico chirurgo specializzato in alimentazione oncologica. L’affiliazione della dottoressa sarebbe il San Raffaele di Milano, ma in una notadiffusa il 6 marzo è lo stesso ospedale a prendere le distanze da contenuti e persone che compaiono nel servizio. De Petris sarebbe una consulente ambulatoriale che “ha espresso opinioni personali” perché “a oggi non esiste nessuna dimostrazione del valore della dieta come terapia oncologica”. E, anche se l’alimentazione è un fattore importante per il benessere di una persona, “nella pratica clinica nessuna dieta può sostituirsi alla chirurgia, alla radioterapia e ai farmaci nel curare i tumori”. La seconda affiliazione riportata dalla Iene è il Centro Arte Medica di Milano, un poliambulatorio che si occupa anche di medicina non convenzionale.

Secondo quanto riportato dalle Iene, l’alimentazione avrebbe un ruolo determinante nella cura delle malattie. De Petris infatti elenca una serie di patologie dalle quali sarebbe possibile guariresemplicemente cambiando alimentazione (allergie, malattie dermatologiche, diabete di tipo 2, patologie infiammatorie intestinali, colesterolo alto, calcolosi e malattie autoimmuni). Risponderebbero bene alla dieta anche alcune forme tumorali:“cambiare stile di vita alimentare serve sempre, in qualsiasi momento: durante la chemioterapia, al posto o in aggiunta”.Questa affermazione, tuttavia, non trova riscontro nel mondo scientifico che pure non sottovaluta l’importanza di una corretta (e bilanciata) alimentazione.

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (Wcrf) ha elaborato dieci raccomandazioni per prevenire i tumori. Tra queste, anche alcune indicazioni alimentari come limitare il consumo di carni rosse e aumentare quello di frutta, verdura e legumi.

A livello europeo, il progetto Epic (European Prospective Investigation into Cancer and nutrition)cerca di approfondire il legame tra dieta, stili di vita, fattori ambientali e l’incidenza del cancro e di altre malattie ricorrenti. Il progetto ha reclutato 520.000 persone in dieci Paesi differenti (tra cui l’Italia).

 

P.S. Vorrei farvi partecipe di una discussione su fb molto interessante, ma sopratutto civile… dopo aver postato un commento che è stato usato come apertura di questo articolo.

Amico fb – Allora cosa mi dici di tutte le informazioni che sta dando in merito all’ argomento …il Prof. Veronesi?

IO –  Veramente il professor Veronesi nel libro che ha scritto “Verso la dieta vegetariana”, scritto da Umberto Veronesi (che è vegetariano) e Mario Pappagallo un testo che in effetti mette in effetti in guardia contro a una dieta troppo ricca di grassi di origine animale,ma che si concentra decisamente sul rispetto alle ragioni etiche come ostativo al consumo di carne animale. Non perché la carne provoca il cancro, quindi, affermazione che nel libro non c’è.

Amico fb – Non parlo del libro…parlo di in ‘intervista ..in cui precisa che le proteine animali stimolano le cellule tumorali…se trovo il link te lo invio …e dai un occhiata

IO – Ok mi piace il poter confrontare le nostre conoscenze.

Amico fb – UMBERTO VERONESI “LA CARNE è CANCEROGENA; VI SVELO IL MOTIVO PER CUI NON SE NE PARLA”Chi si alimenta di prodotti animali si espone ad un rischio maggiore di contrarre diversi tipi di patologie. Corre infatti in media il 30% di rischio in più di contrarre molti tipi di tumori, come quello al seno, al colon, alla prostata, al pancreas, alla vescica e ai polmoni. Un’alimentazione carnea induce ad un maggiore rischio di contrarre malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari legati al livello di colesterolo nel sangue, infarti, diabete ed obesità. Umberto veronesi: “Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali. Molti medici e ricercatori sono coscienti degli effetti dannosi del consumo della carne, ma hanno le mani legate. Io che sono uno scienziato di fama internazionale posso prendermi il lusso di fare queste dichiarazioni, se lo facessero loro molto probabilmente non lavorerebbero più. L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altro e queste due entità insieme generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme, potete dunque capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione. Ogni malato di cancro negli Stati Uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi curarvi. È giusto avere uno scambio di info.

Amica fb – per fortuna che la carne non la mangio quasi mai anzi quella rara volta mangio solo carne bianca ovvero petto di pollo alla griglia e senza olio. lo sapevo io che la carne rossa di maiale e di manzo è dannosa all organismo ., seppur non sono una scienziata so bene che è cancerogena per questo la evito di mangiare . che maledetti bastardi ., per il loro business fanno morire la gente e non solo ma prima devono soffrire le pene dell inferno i malati terminali. spero che loro siano i tra questi malati cosi’ che anche loro soffriranno le pene dell inferno. chi di spada ferisce di spada perisce. miei cari amici evitate di intridurre carne di qualunque tipo non so se quella bianca sia permessa ma evitate la carne perfavore evirerete tante atrocità riguardo alla salute. grazie 

IO –  Tah dahhh eccomi qui, scusate se tardo a rispondere ma vivere da solo è molto bello… ma la casa non si pulisce da sola e la spesa non compare per magia nel frigo Guardado in giro, ho trovato questo. C’è da fare due premesesse che ritengo fondamentali. La prima è che io mi pongo SEMPRE dei dubbi, infatti ho coniato la frase ‘La certezza ha le sue radici nel dubbio.’ per cui non vorrei passare per il Bastain contrario di turno, la seconda è che non so quanto sia valido il sito ‘Il Giornalettismo, in cui ho trovato questo: http://www.giornalettismo.com/…/la-bufala-della-carne…/ (si prega di non accendere il fuoco nella Pira  ) Penso che capirai il mio ‘disagio’ (la parola è sbagliata, ma non mi veniva quella giusta) nel trovare notizie e il contrario di esse, dove da ambo le parti dicono che hanno ragione. 

Amico2 fb –  Gente .. informiamoci prima di trarre conclusioni affrettate … tutto e ribadisco TUTTO su questo pianeta è dannoso per l’organismo se consumato in quantità esagerate,perfino l’acqua che beviamo tutti i giorni senza il quale non potremmo vivere.La carne, se consumata nelle giuste dosi non fa male,sono argomenti di cui mi occupo,quindi ho la mia preparazione scientifica.Non date retta ai blog strumentalizzati.Tenete solamente a mente che “noi siamo quel che mangiamo”.. e tutti i cibi se ben proporzionati nella dieta non fanno male !

Amico fb – Sinceramente io a questo punto nn so più cosa credere…Ma comunque rimango dell idea che essendo che il nostro organismo ha un intestino lungo più o meno 9m …credo che faccia più fatica a digerire la carne che la verdura. ..

IO – Concordo pienamente, su entrambi i punti 

 

 

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Er lione s’è addormito

25 martedì Mar 2014

Posted by hvlars in Musicando in musica

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In kenya ogni volta che cala la notte, un canto di gioia si ode felice.

Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio l’avrà saputo
e presto festeggerà.
Auimbaue, auimbaue…
Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio che l’ha saputo
in pace dormirà.
Il leone si è addormentato
la luna è alta già
nella giungla la grande pace
fra poco scenderà.
La gazzella nella pianura
correva in libertà
ed il sogno di un’avventura
realtà diventerà.
La giraffa dal lungo collo
al fiume se ne andò
e la sete di un sorso d’acqua
un tuffo le costò.
Il leone si è addormentato
e più non ruggirà
ogni bimbo che avrà tremato
sereno dormirà.
Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio l’avrà saputo
e il ciel ringrazierà.
Auimbaue, auimbaue…
Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio che l’ha saputo
in pace dormirà.
Il leone si è addormentato
la luna è alta già
nella giungla la grande pace
fra poco scenderà.
La gazzella nella pianura
correva in libertà
ed il sogno di un’avventura
realtà diventerà.
La giraffa dal lungo collo
al fiume se ne andò
e la sete di un sorso d’acqua
un tuffo le costò.
Il leone si è addormentato
e più non ruggirà
ogni bimbo che avrà tremato
sereno dormirà.

Ma una notte…

Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio l’avrà saputo
e presto festeggerà.
Auimbaue,
Auimbaue,
Auimbaue,
Auimbaue,
Auimbaue,
Auimbaue,

So ‘er leone che s’era addormito
e pace più non ho
Ogni notte, tutte le notti
questi stanno a festeggià

Auimbaue,

Ma che stai a dì

Auimbaue,

Ma c’hai con me

Auimbaue,

Ma che vor dì

Auimbaue,

Ma ‘nse capisce

Auimbaue,

Che stai a dì

Auimbaue,

Non sei de qua

So lontani li tempi belli
de quando se poteva dormì
‘nso normali n’ dormono mai
so vampiri me sa de si

Il leone si è addormentato

Magari…

e più non ruggirà

lo dite voi

ogni bimbo che avrà tremato

loro è povere animelle

sereno dormirà.

Anche un leone che conosco lo vorrebbe…

Apriamo, questa edizione di Breaking News Today, con una notizia sconvolgente. Kenia; un intero villaggio durante la notte è stato completamente distrutto, si pensa che sia opera del ribelli. Alcuni sopravvissuti, hanno raccontato che a distruggere il villaggio è stato un leone che continuava a urlare ‘Basta vojo dormi la notte.’ sicuramente erano sotto shok.
Londra, il primo ministro….

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6 Agosto 2003… è morta mia madre!

24 lunedì Mar 2014

Posted by hvlars in Parenti

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Questa è l’unica frase seria di ciò che seguirà… al confronto Fantozzi è una tragedia greca.

Permettimi, o tu che leggi queste righe, di portarti per mano nel vivo dramma della morte dei genitori, del dolore… e di tutte le cazzate che sono successe; e sono tante. Prima di raccontare le prodezze pindariche della mia famiglia , è bene che io ne dia una quanto mai, se pur generale descrizione.

La mia famiglia era cosi divisa: il trio Doronbo e la famiglia di mia madre.

Il  trio Doronbo era formato da mio padre, mia nonna e mia zia, possedevano l’arroganza di sapere tutto e di dare consigli su tutto, anche se di quello cui davano consigli, ne erano totalmente a digiuno.

Mia madre raccontava di strani aneddoti: (va fatta una precisazione, mia zia è un peletto apprensiva: attento a non pungerti con l’ago sennò ti devono amputare il braccio, chiaro no?)  al tempo del matrimonio, ci fu una mezza discussione per via del fatto che mio padre aveva avuto un ascesso, il quale aveva lasciato degli strascichi, per cui se ne uscì candidamente “Perchè non rimandiamo il matrimonio?” (sarebbe stato il terzo rinvio) mia madre rispose con un secco NO!!! il cui sotto titolo ‘Si è cosciente, ci viene anche a costo di trascinarlo per la lingua.’ Si racconta che mentre papà stava leggendo la promessa di matrimonio, si fermò un paio di volte a causa degli strascichi. Nonna paterna si metteva a piangere dicendo, ‘Ma come si fa a sposarsi in queste condizioni!’ Immediatamente mia zia partiva a mo di staffetta austriaca, con la mano nella borsa pronta, con le gocce per darle al fratello. Ad ogni colpo di tosse, mia nonna…. e subito mia zia… quaranta minuti per leggere la promessa di matrimonio; mia madre ne impiegò tre, ed aveva l’influenza. Un’altra mia zia disse che ogni volta che papà tossiva… il parroco soppesava con lo sguardo il crocifisso sull’altare con evidenti poco cristiani intenti. Il parroco finì cosi la cerimonia di matrimonio, dopo aver raccolto tutta (poca) la pazienza rimastagli disse: ‘… nel sacro vincolo del matrimonio e preghiamo che Mario non tossisca ancora perchè alle tre ho una comunione e vorrei pranzare prima…’ il boato che ne segui, consacrò il mito della mia famiglia nei secoli seculorum… Amen

 

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*003 De Logica fuggit et l’ignorantia sparla, l’intellighenzia, ascolta e tace!!!

24 lunedì Mar 2014

Posted by hvlars in Seriamente parlando...

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Seguo con maggior interesse tutto il dibattito Sperimentazione animale e le loro nemesi, ma di fronte a ciò che segue; mi domando se serva arrabbiarsi e cercare di usare la logica…

Ovviamente tutti questi spunti/perle di saggezza vengono, citando Conan Doyle, attratte da FB, quel grande pozzo nero dal quale tutti i perdigiorno e i creduloni vengono irresistibilmente inghiottiti.

Questa è una delle perle trovate su fb.

Ma perchè non lasciate perdere gli animali e lasciate crepare gli umani che sono malati la natura deve fare il suo corso chi è malato DEVE MORIRE è legge naturale e voi non siete nessuno per andare contro questo. Ho letto il post almeno quattro volte e sono rimasto di stucco, in poche righe ha condannato l’intera razza umana. Ammetto che sono punteggiatura fobico, ma per sbaglio qualche virgola e punto e virgola riesco a metterlo… da qualche parte lessi, che l’uomo è il motore portante, di una cosa insulsa chiamata ‘razza umana’ poco importa se è la razza dominate su questo pianeta e, altro concetto di difficile apprendimento, è in rapporto simbiotico con il regno animale e vegetale; che ci crediate o no noi dipendiamo da loro come loro dipendono da noi. ‘Ma perchè non lasciate perdere gli animali e lasciate crepare gli umani che sono malati’ quindi abbiamo un dato di atto, siamo già malati…  ora, se ad averlo scritto fosse stata una Pogona Vitticeps, noto come Drago Barbuto (una sorta di iguana australiano) potrebbe anche essere… ma avendolo scritto un essere umano, la cosa si complica, perché anche lui, in base a ciò che ha scritto è malato, e anche lui deve essere lasciato morire. ‘La natura deve fare il suo corso’ da quel poco che so, non mi risulta che la natura risolva problemi, e credo che dopo tanti secoli di evoluzione (anche se qualcuno ne hanno sentito parlare, di questo concetto ma ha detto chiaramente che non intende averci a che fare) forse siamo in grado di preservare la vita sconfiggendo i mali avversi, anche se per alcune di queste persone, nel XXI secolo pensano ancora ‘c’è una malattia che non possiamo curare, costruiamo una chiesa che Dio è offeso con noi’

Questo è ciò che ho commentato leggendo quelle tre righe… ma leggete attentamente ciò che segue.

Madame X (ovviamente il nome è inventato) ok questo é scemo e basta… (riferendosi all’affermazione descritta in neretto all’inizio) Ma in un commento di questo post c’é scritto che la razza umana é predominante nel mondo e in simbiosi con il mondo vegetale e animale… Ahahahhahha Spero stia scherzando, cosa intende con predominante? In simbiosi con il mondo vegetale e animale? bo a me non sembra che il genere umano sia in simbiosi con qualcosa/ qualcuno a volte nemmeno con se stesso…

Ecco il classico esempio di colui (colei in questo caso) che non sa che cosa dire, ma deve dire una cosa ‘figa’ per essere apprezzata. Meglio stare zitti, e passare per deficienti, piuttosto che aprire bocca e fugare ogni dubbio. Trascurando il fatto che la mia risposta era in generale mentre il commento di Madame X contiene una valutazione personale, non ha capito un emerita pipparda di quello che ho detto. Entrando quindi, nella parte del Reverendo Larsen, vi spiego più in dettaglio.

Incominciamo dai basilari, predominante:[pre-do-mi-nàn-te] agg. • Che si impone per maggior forza o frequenza, prevalente: opinione p.

Al mondo ci sono cinque razze che possiamo definire ‘superiori’, spiego.

Per razza ‘superiore’ intendo quella razza, che ha un cervello molto complesso, un forte senso di identità sociale, riuscendo persino a comprendere concetti astratti, Queste razze sono: gli uomini, i primati, i delfini, cani ed elefanti. Non che altri animali non siano intelligenti, sia chiaro, ma non hanno lo stesso grado di intelligenza. L’uomo è tra tutte le specie della terra, che ha la predominanza quasi totale su tutto il pianeta (non intendo avallare discussioni speciose su: bianco, nero , giallo, a pallini viola o strisce rosa, sia chiaro) lo governiamo… o dovremmo farlo, nel migliore dei casi.  Per cui credo di aver risposto a Madame X.

Simbiotico: (radice della parola Simbiosi) [sim-biò-si] s.f. inv. Associazione fra due o più individui appartenenti a specie vegetali o animali diverse, in modo che dalla vita in comune traggano vantaggio entrambi, ovvero uno solo ma senza danneggiare l’altro. Ci sono tre regni vegetale, animale e minerale ma a noi per ora interessano  soltanto vegetale e animale. Il regno animale ha tre ramificazioni: onnivori, erbivori e carnivori. per ora ne prenderemo in considerazione solo erbivori e carnivoli. Il regno vegetale è ‘controllato’ dagli erbivori, che a loro volta sono controllati dai carnivori. togliamo il regno vegetale… tutto sparisce, e a meno che non stiamo parlando di Oz o Labirinth, le rocce non hanno vita. Togliamo i  carnivori; gli erbivori crescerebbero a dismisura portando a quasi estinzione del regno vegetale; risultato: Rocce. Togliamo gli erbivori e abbiamo un fantastico pianeta verde, ma senza vita se non insetti.

Prima di immettere la variabile degli onnivori, sarà bene spiegare chi sono. Quando pensiamo agli animali onnivori, l’elenco delle possibilità ci appare ridotto a una o due specie. In realtà in natura sono molte le specie che si nutrono di erba e non solo. Tra queste c’è anche l’uomo: il nostro apparato digerente è in grado di assimilare proprietà nutritive da vegetali e animali, anzi ne ha bisogno. Proteine, vitamine, fibre, carboidrati, zuccheri, grassi: tutto rientra nella nostra dieta. Come noi ci sono altri animali. L’esempio più conosciuto è il maiale e tutti gli appartenenti alla famiglia dei suidi, ma non è il solo. Come dice lo stesso termine, onnivoro significa “che mangia tutto”, dal latino omnis (tutto) evorare (mangiare). Gli animali onnivori sono in grado di assimilare gli elementi nutriti di cui hanno bisogno da diverse varietà di alimenti il che dà loro una migliore capacità di adattamento. L’esempio più calzante degli animali onnivori è il maiale e tutti gli appartenenti alla famiglia dei suidi: davanti a loro qualsiasi cosa diventa cibo, dai funghi, alle foglie e le radici, con bulbi, tuberi, frutti, lumache, vermi, piccoli vertebrati, uova e persino carogne che finiscono nel menu. Gli onnivori si trovano non solo tra i mammiferi, ma anche tra i pesci, gli uccelli e gli insetti. La carpa, per esempio, si nutre di animali come insetti e lombrichi ma anche di forme vegetali che si trovano sul fondo e ogni tipo di detrito organico. Lo stesso accade per i cavedani e le tinche, ma anche gamberi, granchi e paguri si possono considerare onnivori Tra gli uccelli abbiamo il corvo, vero re degli onnivori con le ali: i corvi sono capaci di mangiare qualsiasi cosa, dalle carcasse di animali o altri uccelli a bacche e frutti. I cigni, pur essendo essenzialmente erbivori, non disdegnano piccoli crostacei, lumache e insetti che trovano quando esplora la vegetazione subacquea. Più proletari e onnivori sono i polli: di qualsiasi razza siano, amano non solo le granaglie e i vegetali. Le loro prede preferite sono insetti, lombrichi, lucertole, senza disdegnare anche sassi e minerali: le pietre servono non solo per rendere più duro il guscio delle uova ma per aiutare i polli, sprovvisti di denti, a sminuzzare il cibo nello stomaco. Tornando ai mammiferi, l’orso è uno dei più grandi onnivori al mondo: pur essendo carnivori, alternano al pesce e agli animali bacche, frutta e miele. Anche i cani e i gatti domestici vengono ormai considerati onnivori, mentre in natura troviamo le volpi che sono ghiotte di more e frutti della rosa canina. Saranno anche odiati, ma anche i topi e le blatte sono animali onnivori: tutto quello che noi consideriamo spazzatura, gli scarti del ciclo alimentare, sono il cibo per questi animali che sono dei veri spazzini.

IL commento ‘n simbiosi con il mondo vegetale e animale? bo a me non sembra che il genere umano sia in simbiosi con qualcosa/ qualcuno a volte nemmeno con se stesso…’ che ovviamente HA un fondo di verità, non si può applicare in quanto personale su un discorso in generale. E’ vero che la nostra storia è scritta con il sangue, ma non è questa la istanza di discussione.

Per cui, ponendo che l’uomo sia quell’essere fantastico e gagliardo che dovrebbe essere sulla carta (ovviamente la razza umana in quanto rappresentante di tutti gli onnivori sopra citati) togliamo il regno vegetale; di sicuro oltre alla carne cercherebbero il modo di integrare i minerali di cui abbiamo bisogno, ma la razza umana e i carnivori saranno sempre sul punto di estinguersi, cosa che con molta probabilità avverrà entro poche generazioni.

Togliamo i carnivori; per gli onnivori, non c’è poi una grande differenza in quanto hanno carne e verdura, ma senza i carnivori che controllano il numero degli erbivori toccherà agli onnivori quest’onere. Anche qui vi è una sottile partita a scacchi e il premio finale consiste nel tenere in vita il numero bilanciato di erbivori e curarli. Un errore e anche in questo caso l’estinzione è dietro l’angolo, ma forse i tempi sono un po più lunghi (se sono abbastanza lunghi c’è il rischio che venga annullata l’estinzione.)

Che dite sono stato abbastanza esaustivo? (Se non sapete che significa… cercatevelo da soli!)

 

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